domenica 12 luglio 2009

Energia eolica per un edificio in Bretagna


Abalone aura un trop plein d'énergie
L'entreprise espère pouvoir se passer d'EDF d'ici à un ou deux ans./ J.-S. EVRARD / 20 MINUTES
On s'en douterait à sa seule allure. Rouge et noir, biscornu, coiffé de trois longues rangées de panneaux solaires : en bord de route de Vannes, à la sortie de Nantes, le futur siège de la société nantaise de ressources humaines Abalone ne sera pas un bâtiment comme les autres. Pas du tout même : trois éoliennes de 15 m de haut le prolongeront au mois d'août, trois autres de 5 m s'érigeront sur son toit en septembre, un puits canadien le longe déjà... Même la granulométrie du gravier a été étudiée en fonction de sa déperdition thermique. Bienvenue dans le premier bâtiment tertiaire « autonome à énergie positive » construit en Europe.
Si les travaux ont commencé en 2006, l'idée est née en 2001. Elle est simple : non seulement l'édifice générera plus d'énergie qu'il n'en consommera (énergie « positive »), mais il ne revendra pas cet excédent à EDF, dont la société envisage d'ailleurs de se débrancher d'ici à un ou deux ans. « A l'extérieur, deux prises alimenteront, par exemple, des voitures électriques proposées aux salariés », détaille Frédéric Meslin, directeur de la Mission hydrogène, partenaire principal du projet. Il espère également une autorisation administrative pour pouvoir utiliser une pile à hydrogène. En attendant, le personnel d'Abalone sera invité à adapter certains comportements conformes à l'esprit du lieu, où l'eau de pluie est bien sûr récupérée pour les sanitaires et la climatisation absente. Le cabinet de conseil Terra 21 aidera, par ailleurs, les salariés à dresser leur bilan carbone.
Le coût de l'ensemble est estimé à 4 millions d'euros, dont 1,5 million pour la seule amélioration énergétique. L'objectif est d'amortir ce budget en dix ans. « A terme, il n'y aura plus de charges EDF, rappelle Frédéric Meslin. Et puis, la tonne de CO2 non émise vaut environ 10 euros à la Caisse des dépôts et consignation... »
dal sito http://www.20minutes.fr/

venerdì 3 luglio 2009

BANCA ETICA UNA OPPORTUNITA'

IL PROGETTO ENERGIA
Lo sviluppo sostenibile passa inevitabilmente attraverso la tutela dell'ambiente e le sue risorse. La Finanza Etica deve porsi al servizio non solo della promozione di una cultura ecologica, ma anche di quei processi produttivi che avvengono senza compromettere il bene Ambiente.
(Dal Manifesto politico-strategico di Banca Etica).
Tra le attività di finanziamento previste dallo statuto di Banca Etica rientrano quelle rivolte al settore ambientale, intese come valorizzazione del territorio, risparmio di risorse, riduzione dell’impatto ambientale.
La questione energetica e la riduzione di CO2 in atmosfera rientrano tra le priorità dell’attività finanziaria di Banca Etica.
A questo proposito, Banca Popolare Etica ha promosso una serie di incontri e riflessioni con soggetti del settore di riferimento della Banca e con esperti della questione energetica, grazie ai quali si è concretizzato il"Progetto Energia".
In considerazione delle attuali insostenibilità ambientali e sociali del settore energetico, nonché delle recenti e numerose opportunità legislative e di mercato, le iniziative nel settore Energia impongono una scelta precisa: orientare gli investimenti e la ricerca verso progetti di piccole e medie dimensioni, privilegiando innanzitutto il risparmio energetico, l’innovatività, le ricadute sociali, la creazione di partnership e la nascita di filiere locali (che comprendono chi genera l’energia e chi la distribuisce, chi produce gli impianti e chi li installa, fino ad arrivare al consumatore finale). L’approccio di Banca Etica al tema energetico può, quindi, riassumersi in 3 assi portanti:
Riduzione dei consumi;
Tutela dell’ambiente;
Valore sociale.
RIDUZIONE DEI CONSUMI: un approccio di risparmio ed efficienza energetica.
Si è deciso di impostare il lavoro con l'ottica di favorire investimenti che siano rivolti al conseguimento di risparmio di energia: è infatti più sostenibile iniziare dalla riduzione degli sprechi piuttosto che da una nuova generazione di energia (la prima fonte energetica rinnovabile è l'energia che evitiamo di consumare).
Si ritiene prioritario puntare l’attenzione sull’energia che viene già prodotta, distribuita e utilizzata, eliminando gli sprechi e ottimizzando l’efficienza rispetto ad un eventuale utilizzo di energia da fo nti rinnovabili.
TUTELA DELL'AMBIENTE: l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili.
Per contrastare l'esaurimento delle fonti fossili ed il notevole impatto ambientale e sociale che deriva dal loro utilizzo, si ritiene più sostenibile per l'ambiente la produzione di energia tramite l'utilizzo di fonti rinnovabili quali sole, acqua, aria e terra;
Perseguendo un'ottica di sistema, Banca Etica punta sulla sostenibilità locale a livello di comunità, favorendo una capillare diffusione di impianti di generazione distribuita: l'accento viene posto sul cliente finale e sulla necessità di tarare la produzione sul fabbisogno (logica dell' "autoproduzione"), accorciando il percorso tra chi produce energia e chi la consuma, con l'obiettivo di creare una potenziale rete di piccoli produttori.
VALORE SOCIALE: la tutela della persona e della comunità locale.
All'interno delle varie progettualità nel settore dell'energia si ritiene più etico puntare su quei progetti che valorizzino la persona e la comunità locale impegnata in obiettivi di autosostenibilità energetica.
E' quindi prioritario per Banca Etica porre l'attenzione sulle conseguenze sociali dei progetti, con l'obiettivo della massimizzazione delle ricadute sociali positive e dell'eventuale realizzazione di filiere locali. Partendo da tale presupposto è opportuno premiare le iniziative delle società di servizi energetici (ESCO) per la loro innovatività nell'abbattimento delle barriere finanziarie e per la potenzialità di essere strumento di sistema nel settore dell'efficienza energetica.